In questo numero d’esordio della rivista dei “Vagabonviaggi di Teresita” ci metteremo sulle tracce dei romei santimichelari del Monte Gargano verso la grotta che l’Arcangelo Michele stesso consacrò come sua dimora. Ogni anno, la sera del 28 settembre, vigilia della festa, centinaia di persone intraprendono a piedi un percorso votivo e penitenziale partendo dai quattro punti cardinali.
Il tratto da ovest, quello da San Marco in Lamis a Monte Sant’Angelo, si snoda attraverso la Via Sacra Langobardorum tra i massi, la fitta vegetazione e i liberi pascoli della montagna. I pellegrini impiegano circa dieci ore per giungere a destinazione scandendo il loro cammino con riti e preghiere. Procedono alla volta della Celeste Basilica come testimoni di pace in comunione fraterna con i compagni di viaggio, unione spirituale con chi non è in grado di compiere il cammino e amorevole ricordo di tutti coloro che hanno concluso il proprio pellegrinaggio terreno.
La strada della devozione è costellata di cappelle campestri, chiese e abbazie che da secoli offrono ristoro alle fatiche dei devoti e che conservano intatte le testimonianze di una cultura millenaria. In un paesaggio ancora in buona parte incontaminato, si ergono le abbazie di San Matteo e Santa Maria di Pulsano, fieri baluardi della storia e della religiosità garganiche. All’interno delle loro mura, archivi, biblioteche, musei e laboratori mantengono viva l’atmosfera antica delle comunità monastiche, dedite al culto, agli studi e alle attività pratiche, e allo stesso tempo custodiscono l’identità del territorio.
Camminare da pellegrini con i pellegrini, raccontarsi a vicenda storie di vita e di fede, passare per gli stessi sentieri dove personaggi importanti e santi uomini sono passati, portare con sé solo il minimo indispensabile, staccarsi a poco a poco da una dimensione ordinaria per assurgere a una extra-ordinaria, varcare la soglia di un luogo “terribile” sono esperienze che accomunano sempre più persone in cerca di altro. In una società materialista che poco o nulla ha da offrire ai desideri dell’anima, il pellegrinaggio abbraccia la persona nella sua totalità, comprendendo i suoi bisogni umani e spirituali.
‹‹Se vuoi la pace, prepara la pace››, amava ripetere il compianto Gabriele Tardio, teologo e sostenitore dei Cammini di San Michele. Lui aveva visto la possibilità di costruirla mettendosi in marcia per l’impervio Gargano, tanti oggi raccolgono la sua eredità “leggendo anche con i piedi” quella che in definitiva è la loro stessa storia.
Andare è la rivista a carattere monografico del blog I VagabonViaggi di Teresita